Conoscevo una bambina che amava le scatole; aveva scatole per conservare ogni cosa.

Era abile a metterle in fila in ordine crescente e a ricordare poi il contenuto di ognuna senza necessariamente riaprirle.

Ce n’erano alcune di latta un po’ usurate dal tempo e dagli urti. Avevano i contenuti più preziosi.

“Nessuno si aspetta che in una scatola così brutta e maltrattata dal tempo ci siano cose preziose”.

Così giustificava la particolare cura per quei contenitori anonimi e malformi.

Scatole imperfette è il nome che ho scelto per questo spaccato di pensieri che descrivono meravigliose ed imprecise vite, il loro affannare, correre, inciampare, riflettere, riprovare, riuscire.

Spero che tu possa vedere la bellezza di una imperfezione mentre combatte per riuscire, la minuziosa ricerca della felicità e, ancora, la rinascita di qualcuno.

Che ognuna di queste testimonianze sia per te fonte di riflessione.

Ti auguro un sorriso ad illuminare il resto.

Francesca Crisci

sono

 

Sono le giornate di pioggia e le gocce che conto con le dita su vetri sporcati dal tempo.

Sono le giornate di sole ed i respiri profondi dell'aria di mare.

Il mio colore preferito e come amo indossarlo.

Il mio modo solo mio di afferrare la tazza del the mentre, bevendo, rifletto sulle corse dei miei impegni.

Sono i miei ritardi impossibili ed il mio essere puntuale e impeccabile quando voglio.

Le notti con gli occhi al soffitto a pensare del mondo e delle persone nel mondo!

gomitoli rossi

 

Ieri ti osservavo.

L'ho fatto mentre vivevi tra i tuoi fallimenti di tutte le verità che non accetti!

Hai mai sentito parlare della leggenda del filo rosso del destino?

Ha origine in Giappone.

Racconta che per ognuno di noi esiste una persona nel mondo, in qualsiasi parte del mondo, alla quale siamo legati da un filo rosso invisibile e siamo destinati a lei e, prima o poi, siamo destinati ad incontrarla.

storie di nomi camillo

 

Camillo ha una fantastica stilografica turbo con la quale macchia il foglio scrivendo del mondo!

E scrive parole davvero importanti di storie d'amore nei reali tormenti.

Camillo ha un vita che ha tanto spazio e per la paura non ne è mai sazio.

Perché vuole amare,  ma amare davvero.

Ma a perdersi in totale è troppo un mistero.

E, terrorizzato, resta a guardare.

Il resto importante che, come lui, ha paura di amare.

pugno chiuso

 

Sento il suo respiro addosso.

Tutte le volte che mi scruta di nascosto e con gli occhi ruba continui istanti di me nel mondo. In quel mondo io arranco nella paura che mi prenda .

Nel suo mondo io sono un oggetto, un coltello, una sigaretta, una carta sporca. Sono qualsiasi cosa che si possa possedere per fare male.

La sua visione di me gli si consuma tra le dita... nei pugni chiusi di quell'amore che non avrà mai.

Non da me.

La sua disperazione è la mia condanna.

ascoltami

 

Oggi fa più male di ieri... forse perché hanno picchiato ancora forte sui lividi che avevo.

Non capiscono che non riesco più a nasconderli e potrebbero scoprire che scherzano così... mi dispiacerebbe perché mamma si arrabbierebbe molto.

Ieri Massimiliano ha detto agli altri che puzzo e ora tutti si tappano il naso al mio passaggio...  ma tanto scherzano lo so!

La settimana scorsa sono caduto per le scale all'uscita da scuola ma io lo so bene che sono inciampato da solo perché sono goffo..

Le persone mi vogliono bene io ne sono certo. Anche mio padre ama la mamma però ogni tanto lei fa qualcosa che lo innervosisce e lui la mena... però poi sorride e l'indomani torna tutto a posto.

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daniela

 

Sono tra le mie scartoffie disordinate ed impolverate.

Oggi c'è un'aria strana qui in sede.

Aspettano tutti "il mostro"!

Il "mostro" in questione si chiama Gennaro. Bambino di undici anni, con diagnosi di "disturbo comportamentale in soggetto con tendenze cannibalesche"!

Ho predisposto già tutto per la valutazione del caso... ho previsto una bella distanza tra me e lui per tutelarmi.

Tutti sono agitati ed impauriti per me, ma sono stata chiara, non voglio il supporto di un operatore forzuto pronto ad intervenire in stanza! Come viene me la prendo!

I bambini sono solo,semplicemente e meravigliosamente bambini.

Eccolo!lo vedo arrivare in lontananza... non sembra agitato!

orizzonte

 

Sono l'orizzonte questa sera.

Mi cerco ovunque ma non mi trovo.

Sono il mare calmo che si perde oltre quelle barche laggiù.

Posso rinascere in ogni istante ma voglio restare ferma, immobile, ad ascoltare il profumo dell'acqua salata, almeno stasera e poi ancora un'altra sera.

Rifiorirò quando non mi peserà lasciare questa tristezza, ho bisogno di questo buio ora!

Ci è data la possibilità di scegliere esattamente chi vogliamo essere e chi aspiriamo a diventare... ma,questa sera voglio essere vuota e sospesa.

rochelle

 

Ha chiuso velocemente la valigia.

Dal centro della stanza guarda perplessa la sua immagine riflessa nello schermo della TV spenta..

Da quanto tempo non si fermava a guardarsi davvero!

Rochelle piange ora, le lacrime le disegnano sul viso linee dritte che le scendono lungo il collo bagnandole il golf rosa, lo stesso che metteva per piacergli!

La tristezza di Rochelle ha radici lunghe e antiche, si ramifica e si insinua già da tempo in ogni suo nuovo giorno.

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